PARROCCHIA SAN LORENZO Cairo Montenotte
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Messaggio Da Adino Mer Feb 25, 2009 7:49 pm

III^ SETTIMANA DI QUARESIMA - LUNEDÌ


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura 2 Re 5, 1-15
C'erano molto lebbrosi in Israele, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro.


Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, Naaman, capo dell’esercito del re di Aràm, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la vittoria agli Aramèi. Ma questo uomo prode era lebbroso.
Ora bande aramèe in una razzia avevano rapito dal paese di Israele una giovinetta, che era finita al servizio della moglie di Naaman. Essa disse alla padrona: «Se il mio signore si rivolgesse al profeta che è in Samarìa, certo lo libererebbe dalla lebbra». Naaman andò a riferire al suo signore: «La giovane che proviene dal paese di Israele ha detto così e così». Il re di Aràm gli disse: «Vacci! Io invierò una lettera al re di Israele».
Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci vestiti. Portò la lettera al re di Israele, nella quale si diceva: «Ebbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Naaman, mio ministro, perché tu lo curi dalla lebbra».
Letta la lettera, il re di Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi mandi un lebbroso da guarire? Sì, ora potete constatare chiaramente che egli cerca pretesti contro di me».
Quando Elisèo, uomo di Dio, seppe che il re si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciate le vesti? Quell’uomo venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele». Naaman arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Elisèo. Elisèo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va’, bàgnati sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana e tu sarai guarito». Naaman si sdegnò e se ne andò protestando: «Ecco, io pensavo: Certo, verrà fuori, si fermerà, invocherà il nome Del Signore suo Dio, toccando con la mano la parte malata e sparirà la lebbra. Forse l’Abana e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono migliori di tutte le acque di Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per essere guarito?». Si voltò e se ne partì adirato. Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Se il profeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non l’avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: Bàgnati e sarai guarito». Egli, allora, scese e si lavò nel Giordano sette volte, secondo la parola dell’uomo di Dio, e la sua carne ridivenne come la carne di un giovinetto; egli era guarito.
Tornò con tutto il seguito dall’uomo di Dio; entrò e si presentò a lui dicendo: «Ebbene, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele».



Salmo Responsoriale Dai Salmi 41 e 42
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.


Come la cerva anèla ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anèla a te, o Dio.

L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.

Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.



Vangelo Lc 4, 24-30
Gesù, come Elia ed Elisèo, non viene mandato soltanto per i Giudei, ma per tutti gli uomini.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, giunto Gesù a Nazaret, disse al popolo radunato nella sinagòga: «In verità vi dico: nessun profeta è bene accetto in patria.
Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Zarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagòga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò

Adino

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